Questo sito si serve dei cookie tecnici e di terze parti per fornire servizi. Utilizzando questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie.

HANS VON SEECKT, O LE UOVA DEL DRAGO

È questa un'ora cruciale per il corpo ufficiali della Reichswehr.

Il suo comportamento nell'immediato futuro determinerà se

il corpo ufficiali potrà mantenere la guida del nuovo esercito.

 


Abituati alle figure mitiche e un po' fuori dagli schemi come quelle di Junger, La Rochelle o von Salomon, può risultare strano porre lo sguardo su quella del generale Johannes Friedrich Leopold von Seeckt, detto Hans, senza un po' di sufficienza, che potrebbe superficialmente accentuarsi pensando al rapporto ambivalente e in molti casi conflittuale che Hitler ebbe con la casta dei militari.
Stiamo parlando tuttavia di un ufficiale eccezionalmente colto e intelligente che fu protagonista nella Prima guerra mondiale e successivamente fu l'autore principale di quella ricostruzione della Reichswehr basata su una massa ristretta (100.000 uomini) di quadri sottufficiali e su una struttura leggera e flessibile che, sotto certi aspetti, dovrebbe essere il riferimento e il modello metaforico di chi voglia realizzare un'analoga ricostruzione nell'ambito politico. Questo avendo ovviamente chiaro che al momento l'analogia, se non si vuole sconfinare nel grotteswco, finisce lì, ma rimanda anche a situazioni non dissimili, come quella vissuta da Lenin nel tentativo di

Leggi tutto: HANS VON SEECKT, O LE UOVA DEL DRAGO

LA MANO DI GLORIA

 

 

 

Metapolitica è Mistica

 

 

A volte navigando in Rete sembra di essere tornati agli anni Venti. Basta dare un’occhiata veloce su Facebook e si è immediatamente inondati da immagini del Duce, croci celtiche, rune e similia. Migliaia di utenti che si dichiarano fascisti ed inneggiano a Benito Mussolini. Ma siamo proprio sicuri che queste persone siano realmente fasciste e non piuttosto che si sentano solamente tali? Se prendiamo l’esempio storico degli squadristi, dei combattenti della Repubblica Sociale o dei valorosi ragazzi francesi che hanno continuato a difendere Berlino anche dopo la morte dell’Imperatore, non possiamo che guardare con disappunto a chi oggi utilizza questa etichetta. Detto questo, noi militanti politici, in pieno XXI secolo dell’era volgare, cosa possiamo fare per tentare quanto meno di essere fascisti, cercando di avvicinarci il più possibile alle eroiche figure prima indicate?

 

Leggi tutto: Metapolitica è Mistica

Federico II Stupor Mundi

 

 

 

LE ULTIME 56 ORE

 

 

Alcuni reduci italiani della guerra del kosovo , rientrati malati di tumore causato dall'uranio impoverito. occupano un ospedale per un azione suicida e di denuncia contro chi usa l'uranio impoverito in zone di guerra senza ne informare e proteggere i propri soldati. l'azione si conclude con la morte di tutti soldati che si lasciano uccidere dalle forze di polizia. Le armi dei reduci sono caricate a salve e si lasciano uccidere per porre fine in maniera onorevole alle loro sofferenze , essendo tutti malati terminali di cancro. Film retorico ma molto efficace nella denuncia e molto simbolico per l'azione suicida e onorevole che un gruppo di soldati uniti dal forte senso di appartenenza e cameratismo. 12 uomini che in questo caso offrono un vero olocausto, sacrificano le loro vite per denunciare un sistema corrotto e complice di lobby potenti.

Codreanu

Avevo 16 anni ero un attivista del FdG di Torino,un giorno venne in visita Giorgio Almirante.
Nella nostra sede di Corso Francia , ero emozionato, finalmente potevo stringere la mano a colui che accese le mie idee e mi invogliò a diventare missino.Nell’attesa sul bancone dei libri trovai
un libretto rosso con incisioni dorate su un frontespizio nero, il titolo mi attrasse ”Fascismi sconosciuti”. Lo comprai e emozionato andai incontro ad Almirante, chiesi un autografo e lui me lo fece in una pagina del mio nuovo libro.
Li scoccò la scintilla che avrebbe incendiato la mia anima e mi sarei forgiato come militante.
In un capitolo del libretto ,conobbi Codreanu e il suo magico movimento.
Ma la vera folgorazione avvenne quando ,pochi mesi dopo lasciai l’M.S.I. per entrare in un organizzazione extraparlamentare di giovani fascisti, vicina ad ordine nuovo.
Quella sera dovevo incontrare il camerata capo di questo gruppo, entrai nella sua casa e nel suo studiolo, appeso alla parete un poster in bianco e nero, il viso di un uomo forte e ieratico.

 

Leggi tutto: Codreanu

Back to Top